È fondamentale fare le primarie

Il 14 ottobre del 2007 si costituì il Partito Democratico con uno strumento importante come le primarie per eleggere il segretario nazionale. Credo lo ricorderete, venne eletto Walter Veltroni e le primarie che erano già state usate, vennero vissute come innovative e strumento di democrazia diretta. Permisero, infatti, a quasi tre milioni e mezzo di persone di sentirsi protagonisti delle decisioni, di partecipare a scelte importanti che potevano condizionare oltre alla loro vita anche quella del partito.

Da allora venne inserito nello Statuto un punto riguardante le primarie, ma negli ultimi anni è stato disatteso e dimenticato utilizzandole sempre meno nella scelta dei candidati. Voler ripartire per il Partito democratico significa anche rimettere in campo questo strumento, perché:

- permette di riconnettersi con quelle persone e quei simpatizzanti che credevano nel Pd,

- consente di ricucire i rapporti con i territori e ascoltare le istanze che da essi provengono,

- sostenere candidati che sono espressione del territorio e che con esso hanno forti legami.

Se questi motivi, per richiederle e promuoverle, non fossero sufficienti aggiungerei quest’ultima considerazione: in un momento storico, quale quello che stiamo vivendo, richiamare ognuno ad una assunzione di responsabilità indicando, promuovendo, sostenendo un candidato è quanto di più necessario per il partito. Significa ritornare ad ascoltare gli iscritti, a dare loro voce a condividere scelte e decisioni

Nell’ultima newsletter scrivevo che il Partito democratico deve tornare a fare il Partito democratico. Le primarie sono uno dei punti importanti per raggiungere questo scopo e riconnettersi con il Paese.

 

Nuovi “aiuti” in arrivo

Tra gli ultimi atti del Governo Draghi c’è il decreto Aiuti ter a sostegno di imprese e famiglie, e la bozza del quater. Andiamo a vedere, sinteticamente, cosa prevedono.

Intanto, anche per i mesi di ottobre e novembre 2022 vengono previsti crediti d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas a favore delle imprese. E faccio presente che il contributo è riconosciuto anche alle imprese agricole e della pesca, in relazione alla spesa sostenuta nel quarto trimestre solare dell’anno 2022 per l’acquisto di gasolio e benzina utilizzati per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all’allevamento degli animali.

Vengono poi stanziati 40 milioni di euro per il 2022 destinati a sostenere il caro bollette per cinema, teatri, istituti e luoghi della cultura.

Naturalmente, continua il sostegno al reddito per i lavoratori: l’indennità una tantum di 200 euro prevista per dipendenti, pensionati, autonomi e professionisti viene incrementata di 150 euro per chi ha un reddito 2021 non superiore a 20mila euro.

E ancora, viene rifinanziato con 10 milioni di euro per il 2022 il Fondo destinato all’erogazione del Bonus Trasporti, mentre arrivano altri 100 milioni di euro per il trasporto pubblico locale; è confermato lo sconto di 30 centesimi sui carburanti, con il taglio alle accise, fino al 31 ottobre; arrivano contributi a fondo perduto per 50 milioni di euro a favore di associazioni, società sportive dilettantistiche e federazioni che gestiscono impianti sportivi e piscine.

Sul quater, che il Governo da noi sostenuto lascia in eredità al nuovo, si ipotizza la proroga del bonus 150 euro ancora per un mese e la conferma di quello da 200 euro per i lavoratori dipendenti e autonomi con redditi annuali fino a 35mila. Contro il caro bollette, il decreto dovrebbe prevedere anche la proroga delle misure di sostegno per le imprese energetiche e la proroga del taglio delle accise sui carburanti. Inoltre, tra le proposte c’è la rateizzazione del pagamento di gas e luce e l’aumento del credito di imposta per specifiche categorie di aziende.

 

Regione, sullo sport non ci siamo

Da sportivo quale sono non posso che sobbalzare di fronte a certe notizie che riguardano Regione Lombardia. La più grave è riferita a Dote Sport, cioè quel contributo, modulato a seconda del reddito familiare, che aiuta i bambini e i ragazzi più in difficoltà a fare attività motoria. Ebbene, la Giunta di centrodestra lo ha tagliato a metà.

In pratica, se prima un ragazzino poteva ottenere un massimo di 200 euro per iniziare a fare sport – e già così non parliamo di grandi cifre –, adesso potrà ottenere al massimo 100 euro. La scusa che Regione ha trovato è che la media di erogazione era attorno a questa cifra, ma non significa nulla, anzi, si vanno a penalizzare le famiglie e i piccoli che soffrono di più economicamente. Il rischio è che queste persone rinuncino del tutto ad utilizzare tali fondi, soprattutto in questo periodo post covid dove i giovani necessitano di tornare a fare sport ed aggregarsi.

L’intervento del Gruppo Pd regionale ha impedito che la Giunta regionale riducesse a metà anche lo stanziamento totale, portandolo dai 2 milioni degli anni scorsi a 1 milione.

Sempre grazie a un nostro appello, aggiunto a quello delle società del settore, pare che Regione Lombardia sia ritornata sulla sua decisione di rivedere l’erogazione dei fondi che, normalmente garantiscono la gratuità delle visite medico sportive atte a certificare l’idoneità all’attività agonistica per minori e disabili. Se ciò non fosse accaduto le famiglie avrebbero pagato l’intero controllo medico che deve precedere l’inizio di una qualsiasi attività sportiva.

 

Tuteliamo i quartieri

Il Comune di Milano, con il sostegno di Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi, stanzia contributi, a fondo perduto e a prestito agevolato, per 1,2 milioni di euro destinati alle micro e piccole imprese di prossimità e ai negozi di vicinato che con la loro presenza contribuiscono al presidio del territorio e alla vitalità dei quartieri, al di fuori del centro cittadino.

Il bando, denominato “Prossima impresa 2022”, è rivolto alle attività più piccole presenti in tutti i municipi, a esclusione del Municipio 1.

Potranno concorrere le imprese regolarmente iscritte al Registro da almeno 12 mesi, operanti nei settori del commercio al dettaglio, dell’artigianato, della somministrazione di alimenti e bevande, dei servizi, del turismo, della cultura e di altri settori funzionali allo sviluppo socioeconomico dei quartieri della città.

Il valore del progetto candidato dovrà ammontare tra gli 8mila e i 60mila euro. L’agevolazione concessa sarà pari al 75% del costo del progetto.

La Camera di commercio attiverà servizi gestionali e promozionali, mettendo a disposizione consulenza gratuita da parte di esperti di sviluppo aziendale e contenuti formativi diffusi online tramite webinar.