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Newsletter Assofrigoristi del 31.01.2020


Gentili Soci e Colleghi,

 

siamo lieti di trasmettere un estratto delle ultime notizie pubblicate sul sito e sui social Assofrigoristi. 

Seguiteci su assofrigoristi.blogspot.com e sulla nostra pagina Facebook ufficiale.

 

Vi auguriamo buona lettura.

 

L'Ufficio Comunicazione

 

 

Di seguito alcuni articoli tratti dalla sezione NOTIZIE del sito www.assofrigoristi.it:

 

L'OBBLIGO DI BLOCCARE LA PERDITA IN 5 GIORNI: CONSEGUENZE E RIFLESSIONI

Assofrigoristi ha potuto scambiare un franco dialogo con i funzionari del Ministero dell'Ambiente per la verifica del significato dell’articolo 3 del D.Lgs. n. 163/2019 comma 2 che prevede una sanzione all'Operatore nel caso in cui la perdita non venga riparata  nel più breve tempo possibile o comunque entro 5 giorni dall’accertamento della stessa

La lettura dei funzionari del Ministero è intransigente: una volta accertata la perdita, quest’ultima deve immediatamente bloccata evitando così un danno all’ambiente e quindi l’emissione di gas fluorurati a effetto serra in atmosfera. Ritengono, dunque, "che la perdita debba sicuramente essere bloccata entro 5 giorni dall’accertamento della stessa e procedere alla riparazione. E’ infatti impensabile che una volta accertata la perdita, l’operatore resti inerme in attesa di ricevere un pezzo di ricambio, aspettare di avere soldi per la riparazione, perché non ha tempo di farlo…. La norma vuole proprio evitare l’inattività dell’azione!".

 

 

Di seguito alcuni post tratti dal nostro BLOG, assofrigoristi.blogspot.com:

 

QUANDO LA FIAT ERA NELLA REFRIGERAZIONE

Durante una recente escursione partenopea, nella visita ad un antico teatro romano sepolto dalle costruzioni di Spaccanapoli, abbiamo ritrovato, nell'atrio della casa che "ospitava" nella cantina le antiche mura, un vecchio frigorifero FIAT! Siamo giovani (!), e dunque abbiamo voluto fare qualche ricerca su quel tempo e quella produzione.
Abbiamo ritrovato così che nel secondo dopoguerra la Fiat acquisì dall'azienda americana Westinghouse la licenza per produrre apparecchi frigoriferi, negli stabilimenti torinesi del Lingotto dove da lì a poco sarebbe sorta la linea di produzione della Cinquecento. E' del 1938 l'acquisto della licenza per l’assemblaggio dei frigoriferi Westinghouse, ed è così la prima azienda italiana a lanciarsi nell’industria dei ‘bianchi’.

 

GLI OBBLIGHI DEL TRASPORTATORE DI RIFIUTI DA ATTIVITA' DI MANUTENZIONE

Pubblichiamo, e lo ringraziamo per la concessione, il contributo del dott. Paolo Pipere, esperto delle normative del settore ambiente della Camera di Commercio di Milano, in merito ad un tema che abbiamo affrontato in più occasioni, ma che è bene non dimenticare per le implicazioni ambientali e penali (!) che sottintende per un'attività complessa come quella del frigorista. 

La finzione giuridica che consente alle imprese che effettuano attività di manutenzione di considerare una propria unità locale come luogo di produzione di rifiuti materialmente prodotti presso i clienti non esime dall’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali.

Il decreto legislativo n. 152 del 2006, art. 266, comma 4, prevede che:
«I rifiuti provenienti da attività di manutenzione […] si considerano prodotti presso la sede o il domicilio del soggetto che svolge tali attività». La finzione giuridica introdotta dalla norma non significa, però, che i manutentori possano trasportare con veicoli non iscritti all’Albo nazionale gestori ambientali i rifiuti prodotti dai luoghi dove hanno effettuato gli interventi alla propria unità locale.

 

BANCA DATI: LA GESTIONE DELLE VOCI "GAS PRESENTI". "GAS RECUPERATI" E "GAS AGGIUNTI"

A qualche mese dall'avvio delle operazioni di caricamento delle nostre bolle di lavoro (o rapporti di intervento), crediamo sia utile fare chiarezza su un aspetto che ognuno sta interpretando in modo differente, anche a causa della poca chiarezza delle informazioni contenute nei manuali EcoCamere.
Ogni APPARECCHIATURA, caricata nel Catalogo o inserita al momento, viene identificata anche con la carica di refrigerante "di targa" o ""nominale" per farla funzionare correttamente.
Evidentemente, se si tratta di un Chiller, il dato di targa sarà quello che fa fede. Ma già con un multisplit con linee più lunghe di quelle consentite dalla pre-carica, il dato di targa non è più corretto: occorre considerare anche il rabbocco effettuato per portarlo a funzionare correttamente.

 

SALDATURA PER RIPARAZIONE PERDITA. QUANDO VERIFICARLA?

Parliamo oggi di un argomento spesso fonte di equivoci e mala interpretazione, più per incomprensione ed ignoranza che per mala fede: quando bisogna verificare una saldatura fatta per riparare una perdita di fluorurato o di un refrigerante in genere? Accertata una perdita, il regolamento Fgas (REg. (UE) 517/14), richiede che la riparazione venga verificata "entro un mese" dalla stessa. Siccome spesso il Cliente per meri motivi economici, non è disposto a pagare una "semplice" verifica della saldatura, il tecnico frigorista la controlla dopo poche ore (se non minuti) dall'effettuazione della riparazione.
E' accettabile questo comportamento?

 

Di seguito alcuni post tratti da dalla nostra  pagina facebook ufficiale:

 

LE SANZIONI PER IL CARICAMENTO DEGLI INTERVENTI IN BANCA DATI? PARTONO DA QUELLI SVOLTI DAL 16/1/20

Le sanzioni previste dal DLgs 163/19 non hanno valenza retroattiva.
Si applicano a partire da oggi, 17 gennaio 2020, per le imprese “che non inseriscono nella Banca Dati di cui all'articolo 16 del decreto del Presidente della Repubblica n. 146 del 2018 le informazioni di cui all'articolo
16 commi 4, 5 e 7 del medesimo decreto, entro trenta giorni dalla
data dell'intervento...”.
La giurisprudenza ha ormai acclarato la validità dell’art. 25, comma 2, Cost. per le sanzioni amministrative, il principio, cioè, della non retroattività (Art.25c.2 Cost.:”....Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso”).
Gli interventi non caricati che fanno riferimento ad attività precedenti alla data odierna non sarà possibile utilizzarli dagli enti preposti per comminare sanzioni in virtù del succitato decreto.

 

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